WE DON'T HAVE
A PLANET B
Il riscaldamento globale è il fenomeno per cui il nostro pianeta sta subendo un grave innalzamento della temperatura atmosferica.
Per capire meglio questo evento e da cosa dipende, dobbiamo innanzitutto chiarire cos'è l'effetto serra. In breve, circa la metà delle radiazioni solari vengono assorbite dalla superficie terrestre, mentre il resto viene riflesso dall'atmosfera e dalla Terra, dissipandosi nello spazio.
La superficie della Terra emette a sua volta delle radiazioni infrarosse, di cui una piccola parte si disperde, ma la gran parte viene riassorbita e riemessa nell'atmosfera, in tutte le direzioni, evitando l'eccessiva perdita di calore. Questo fenomeno è dovuto, quindi, ad una serie di eventi che regolano il contenuto dei gas serra, in atmosfera, consentendo così: la vita.
Di conseguenza una parte del mutamento climatico, è certamente dovuto ad eventi di causa naturale, ma la parte più rilevante è riconducibile all’attività umana.
Ci sono tre importanti fattori che il mondo si trova ad affrontare: l’impressionante crescita demografica; l’improvviso sviluppo tecnologico/scientifico; l’era del consumismo.
Se poniamo questi tre differenti fattori assieme, l’impatto che ogni individuo può avere sull'ecosistema, è devastante. Siamo improvvisamente capaci di influenzare, in modo considerevole, il mondo naturale. Quest’ultima affermazione è condivisa dal 97% dei climatologi; dunque è un dato di fatto: l’uomo è responsabile del surriscaldamento globale.
Purtroppo, a fronte di queste ricerche, diverse persone ritengono che non sia esattamente così. Pertanto questi soggetti tendono a creare disinformazione, diffondendo l’idea che quanto stia accadendo sia del tutto normale e che l’uomo non ne sia la causa.
Fortunatamente, a smentire certa ignoranza e corruzione, abbiamo esperti da tutto il mondo alle prese con questo fenomeno.
Scientificamente parlando ed analizzando i dati ufficiali pubblicati dai ricercatori, possiamo distinguere un netto cambiamento dei livelli di anidride carbonica (CO2) presenti nell’aria (in parti per milione), nel corso della storia.
Come si può vedere dal grafico, il livello attuale di CO2 è il più alto mai registrato negli ultimi 650,000 anni.
Non era mai salito al di sopra delle 300 parti per milione, eppure dal 1950 ha superato quella soglia, continuando a crescere. Oggi siamo ad un valore superiore a 400 (PPM), a causa del quale subiamo irreversibili conseguenze.
Parallelamente all’aumento del diossido di carbonio, stiamo assistendo, come già detto in precedenza, ad un innalzamento della temperatura media globale. Per l'appunto non è un caso, che i valori di CO2 e quelli termometrici siano direttamente proporzionali, poiché proprio l’influenza dei gas serra, determina la condizione termica.
Nel video selezionato, possiamo notare il rapido cambiamento della temperatura, dal 1880 al 2016. Questo studio (condotto dalla NASA) svela, in modo comprensibile ed efficace, l'anomala e progressiva crescita del riscaldamento sulla superficie terrestre.
Poiché la nostra società, ha la strana tendenza a concentrarsi sul breve termine e sulla gratificazione immediata, abbiamo “sviluppato” una sorta di cecità di fronte alla realtà del cambiamento climatico <<Lo consideriamo per una frazione di secondo e subito distogliamo lo sguardo>>, scrive Naomi Klein. Trovo che, questa metafora sia un esempio lampante e dia un’immagine chiara del nostro comportamento, dinnanzi ad una verità che non vogliamo approfondire. Infatti, Naomi prosegue dicendo: <<O magari guardiamo, ma riteniamo di essere troppo impegnati per occuparci di una cosa tanto lontana ed astratta>>.
Per affrontare il surriscaldamento, allora, sarebbe opportuno imporci un imperativo morale, perché <<Sappiamo già tutto quello che dovremmo sapere, per essere in grado di risolvere definitivamente questo problema, eccetto forse la volontà politica, ma non è questa una risorsa rinnovabile?>>. Con queste parole, Al Gore, ha dato un'efficace spunto sul quale riflettere, spingendo l'opinione pubblica ad un cambiamento di rotta.
INTRODUZIONE
cos'è il riscaldamento globale?
EFFETTI
cosa sta cambiando?
I rischi che stiamo correndo vanno ben oltre il nostro controllo.
Le calotte polari si scioglieranno, il livello del mare si innalzerà e le calamità naturali saranno sempre più frequenti: inondazioni; siccità; incendi; tempeste. Questi sono tutti scenari che in realtà stiamo già vivendo e se non interveniamo, in modo decisivo limitando i danni, gli eventi catastrofici tenderanno a ripetersi irreversibilmente.
Come si può dimostrare dalle foto, in diverse zone del mondo, si verificano allarmanti scioglimenti dei ghiacciai e lo si vede bene confrontando gli scatti del passato, con quelli più recenti.
La calotta glaciale artica, come l'Antartide, subisce di anno in anno preoccupanti conseguenze. In Groenlandia si riscontra un grave assottigliamento dello strato di ghiaccio. Centinaia di Km cubi di massa ghiacciata si è sciolta e riversata in mare, innalzando i livelli degli oceani e causando violente alluvioni.
Nel seguente video vengono indicate le quantità e mostrate le aree dove, dal 2002 al 2016, si è verificato lo scioglimento dei ghiacciai.
Le zone che diventano notevolmente più rosse, corrispondono a quelle colpite maggiormente. Approssimativamente all'anno abbiamo perso: 125 gigatonnellate di ghiaccio in Antartide e 280 gigatonnellate in Groenlandia. Se le temperature dovessero restare tali, la Groenlandia, come la conosciamo, è destinata a scomparire.
Nel mondo sono rimaste tre grandi foreste pluviali tropicali: l'Amazzonia (sud America); il Bacino del Congo (Africa); la Foresta Pluviale (sud-est Asiatico). Quest'ultime vengono purtroppo incendiate appositamente, con lo scopo di creare nuovi territori dove coltivare piantagioni di palme da olio. Di conseguenza poiché le piante assorbono il diossido di carbonio, appiccando gli incendi dolosi, queste rilasciano enormi quantitativi di anidride carbonica in un breve lasso di tempo. I primi a risentirne gli effetti sono gli animali, i quali abitano proprio quelle foreste che vanno scomparendo.
Attualmente nel mondo si stanno estinguendo numerose specie viventi tra piante e animali, ad una velocità mille volte superiore rispetto a qualsiasi epoca precedente.
<<Ci sono vari modi per prevenire questo tetro futuro, o almeno per renderlo molto meno terribile, ma il punto è che anch'essi richiedono una trasformazione generale. Per noi che viviamo all'insegna del consumismo, si tratterà di cambiare stile di vita, il funzionamento dell'economia>> (Naomi Klein). Per questa ragione dobbiamo conoscere i meccanismi economici ed il nostro comportamento sul mercato, per trovare i motivi all'origine del riscaldamento globale.
Alla base dell'attuale sistema economico vi è il capitalismo. Questa struttura economica, prevede una costante competizione tra le diverse attività private sul mercato. Il capitalista tende ad ottenere il monopolio di un determinato prodotto, al fine di assicurarsi un maggiore profitto rispetto ai suoi concorrenti.
Il ciclo economico del capitalismo si potrebbe riassumere in una formula, come direbbe Karl Marx: <<D.M.D' >>, ovvero <<Denaro-Merce-Più Denaro>>, poiché il capitalista investe denaro in una merce per ricavarne più denaro di quanto ne abbia investito. Per stabilire quindi, da dove derivi il guadagno nel sistema capitalistico, bisogna analizzare il concetto di plusvalore che viene esposto in modo chiaro e dettagliato da Marx nel Capitale.
Ad esempio, l'operaio che lavora per il capitalista, in una giornata lavorativa dovrà compiere una quantità di lavoro tale che il valore sia pari a quello dei mezzi di sussistenza; Marx li chiama rispettivamente: <<tempo di lavoro necessario>> e <<lavoro necessario>>. Se la giornata lavorativa finisse lì, l'imprenditore non avrebbe alcun guadagno, infatti K. Marx prosegue scrivendo: <<Il secondo periodo del processo lavorativo, nel quale l'operaio sgobba oltre i limiti del lavoro necessario gli costa certo lavoro, dispendio di forza-lavoro, ma per lui non crea nessun valore. Esso crea plusvalore, che sorride al capitalista con tutto il fascino d'una creazione dal nulla. Chiamo tempo di lavoro soverchio questa parte della giornata lavorativa, e pluslavoro il lavoro speso in esso>>.
Arrivati a questo punto e sapendo che la maggior parte dell'economia di oggi è basata non solo sullo sfruttamento dell'operaio, ma anche dei materiali reperibili in natura come i combustibili fossili, possiamo dedurre che <<se le [energie] rinnovabili vengono ritenute meno remunerative, almeno a breve termine, le compagnie private non agevoleranno il passaggio>>, sottolinea Klein. In seguito giungiamo alla conclusione dell'attivista anti-nucleare Ralf Gauger, affermando che <<la fornitura energetica e le questioni ambientali non andrebbero lasciate nelle mani di operatori privati che lavorano per il profitto>>.
ALLEGORIA
come lo interpretiamo?
Se si vuole comunicare un messaggio che sia comprensibile al mondo intero, bisogna incanalare ed esprimere la propria opinione attraverso un linguaggio universale, un potente mezzo accessibile a tutti: l'arte.
In Quest'opera, realizzata dall'olandese Hieronymus Bosch (olio su tela 220x389 cm), fu dipinta intorno al 1500 durante il Rinascimento. L'opera viene considerata come una delle composizioni artistiche più enigmatiche e misteriose della storia. Il trittico s'intitola Giardino delle Delizie e si trova al museo del Prado, a Madrid. Attraverso i tre pannelli, Bosch vuole raccontarci il dramma universale della condizione umana. Infatti, seguendo la sequenza narrativa, passiamo dall'innocenza primordiale dell'uomo alla sua corruzione derivante dall'uso inappropriato delle "delizie terrene". Inoltrandoci fra i dettagli del quadro, possiamo notare lo stile particolare ed unico dell'artista. I soggetti che raffigura sono dati dalla necessità di criticare la società del suo tempo. Il dipinto brulica di elementi simbolici, strane creature animali, stravaganti costruzioni, giganteschi frutti e folle di uomini e donne nude. Bosch si caratterizza per l'incredibile capacità d'immaginazione, ma tutt'altro che immaginario è il messaggio che vuole trasmettere. Nel primo pannello viene raffigurata la creazione, con Adamo ed Eva, nel giardino dell'Eden. Nel cielo si distinguono degli uccelli in volo, mentre più in basso elefanti, giraffe e diversi altri animali. Nel seguente pannello, Bosch rappresenta le tentazioni e gli eccessi dell'uomo, in un'atmosfera di sfrenatezza e follia. E' in atto una celebrazione dei piaceri carnali ed un esuberante consumo dei doni della natura. Nel terzo ed ultimo pannello, vediamo immagini angoscianti di tormento e dolore in uno scenario tetro ed inquietante. Un paradiso che è stato distrutto. Questa è la prospettiva che vede noi come protagonisti. Non viviamo più nell'incontaminato giardino dell'Eden, ma siamo nel secondo pannello che Ernst Gombrich, l'esperto storico dell'arte, descrisse dicendo che rappresenta <<...la condizione dell'umanità alla vigilia del diluvio, quando gli uomini inseguivano i piaceri senza pensare al futuro e il loro unico peccato era l'inconsapevolezza del peccato>>.
Nonostante tutto, nel mondo, dagli anni '90 si sta parlando di un cambiamento. Più precisamente dal 1997, con lo scopo di ridurre le emissioni serra, fu approvato da 192 paesi, il protocollo di Kyoto. Recentemente si è tenuta un'altra importante conferenza sui cambiamenti climatici: l'accordo di Parigi del 2015.
Fino ad oggi però tutti i patti concordati, non prevedono alcuna supervisione neutrale o vincolo, che prema sugli stati aderenti per la diminuzione dell'inquinamento. Tuttavia, il fenomeno del riscaldamento globale viene preso, negli ultimi tempi, in seria considerazione e diversi governi stanno concretizzando la transizione verso fonti d'energia rinnovabile.
La Cina ha pianificato di investire 340 miliardi di euro in progetti ad emissioni zero (entro il 2020); la Danimarca ricava il 100% del suo fabbisogno elettrico dal vento; la Svezia sarà la prima nazione al mondo a non usare più i combustibili fossili.
Interessante è anche venire a conoscenza di un'azienda chiamata "Tesla", che si occupa principalmente di produrre automobili elettriche.
Durante una conferenza stampa, il co-fondatore della Tesla, Elon Musk dichiarò: <<Our goal is to fundamentally change the way the world use energy. It sound crazy, but we want to change the entire infrastructure of the world to zero carbon>>. To make it happen, Tesla Inc. has started an ambitious project, which is named “Gigafactory”. The factory will have the task of producing lithium batteries, which are needed for the projected vehicle demand and other innovative technologies. The first goal of the project it's to reduce the costs of the batteries for Tesla products, with the aim of facilitating the purchase for everyone. The Gigafactory will be powered by renewable energy sources, thanks to the strategic installation of solar panels on the factory itself. Once the construction of the factory will be concluded, it will be the biggest industrial installation worldwide: it will be distributed on several levels and it will extend itself on ca. 1 million and 400 thousand square meters. It wan't be a definitive solution to Global Warming, but it sure is a beginning.